2 Febbraio 2025 MAT 42 views

“Mi ritorna in mente…” – lo sport, una scelta di libertà

Sì è vero, l’Arena rappresenta un capitolo importante della mia vita. 50 anni di frequentazione, prima come atleta e poi, dal 1999, come tecnico federale di atletica leggera, nonché dirigente e cofondatrice di MAT ASD. Tante immagini scorrono davanti agli occhi; alcune ancora incredibilmente colme di vivida carica emotiva. Una fra tutte le numerose strade incrociate con centinaia di atleti piccoli e grandi, ai quali ho cercato di trasmettere la passione per lo sport, qualunque fosse, e l’idea del suo valore educativo. Con loro ho sempre seguito l’intento di coniugare i contenuti di sport e cultura.

Mi sovvengono inoltre due momenti particolarmente emozionanti. Il primo del 1973, anno del mio esordio nella pratica dell’atletica leggera. Ero una bambina particolarmente veloce e il mio idolo era già Pietro Mennea. Vi potete quindi immaginare quale sorpresa fu per me vedermelo passare davanti in pista mentre si allenava. Incredula, ricordo che gli corsi timidamente a fianco per pochi metri, guardando questo “gigante” dal basso verso l’alto con inconsapevole adorazione! Credetemi, a 50 anni di distanza riesco ancora a rivivere emozionalmente quell’incontro…pazzesco!!! Il secondo episodio fu quando Alberto Juantorena, conosciuto ad un convegno da lui tenuto a Milano nel febbraio del 2009, mi chiese personalmente di visitare L’Arena il giorno successivo. Lì vidi “El Caballo” , così soprannominato per la potente falcata che esprimeva nella corsa, pur con sorprendente eleganza, posizionarsi su dei blocchi di partenza e simularne un’uscita che, con i suoi 60 anni suonati e in una insolita divisa, cappotto e mocassini, mi fece sgranare gli occhi di sincera ammirazione.

Soprt arena matmilano

Avrei davvero tanti altri episodi da raccontare, ma preferisco sottolineare ciò che li accomuna dal punto di vista umano. Mi riempie infatti di gratitudine rendermi conto di quanta reciprocità ci sia stata nella mia vita tra il dare e ricevere da una professione dai molteplici volti. Essere insegnante, tecnico sportivo, dirigente mi rendo conto essere stato il preponderante strumento attraverso il quale ho cercato di sostenere valori umani, etici e morali, così come, e ne sono certa, dovrebbe essere per ogni tipo di lavoro, nel quale ciascuno dovrebbe riuscire a trovare l’espressione del “proprio talento” (non solo nello sport). A tale proposito, non è un caso che la tesi che ho presentato al corso Fidal per diventare allenatore specialista sia proprio relativa alla gestione del talento, in questo caso sportivo, ma che per me rappresenta una meravigliosa metafora di ogni tipo di talento. Consentitemi un consiglio…: sappiate coltivare il vostro, ne risulterà un dono per tutti.

Paola De Marco,

2 febbraio 2025.

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