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23 Agosto 2023 NEWS 191 views

Tamberi sul tetto del mondo

“Mi sento come un umano che batte i supereroi”, Gianmarco Tamberi, ancora una volta unico. Riscrive la storia dell’atletica italiana e del salto in alto. Questa volta allo stadio “National Athletics Centre” di Budapest, con la misura finale di 2,36 m, conquista la tanto attesa medaglia d’oro per accaparrarsi il titolo di campione mondiale.

Dopo una qualificazione traballante e da brividi con quel doppio rischio a 2,28 m Gimbo accede alla finale, conducendo una gara magnifica. Finalmente conclude il Grande Slam, avendo già trionfato alle Olimpiadi (Tokyo 2021), ai Mondiali indoor (Portland 2016) oltre che agli Europei outdoor (Amsterdam 2016 e Monaco 2022) e indoor (Glasgow 2019). 

Tamberi torna “Halfshave”, con la barba rasata a metà, in occasione di questa gloriosa finale. Un vero orgoglio per la tribuna italiana presente a Budapest (tifosi e colleghi), che lo celebra come il vero capitano, quale si è sempre dimostrato, di una squadra che in questi ultimi anni sta portando l’atletica italiana a livelli stellari.

A condividere il podio con Tamberi sono lo statunitense JuVaughn Harrison (secondo posto), che risponde al secondo tentativo per prendersi l’argento. Terzo posto con 2,33 al qatarino Mutaz Barshim, che aveva condiviso il titolo olimpico con l’azzurro.

https://youtu.be/rWN0fd0HsTE (higlights della gara).

Tamberi, dalle Olimpiadi ai Mondiali

Il percorso per ampliare il medagliere d’oro di Tamberi diventa leggendario partendo dalla manifestazione dei Giochi olimpici di Tokyo. Il 1º agosto 2021 Tamberi vince la medaglia d’oro a pari merito con Mutaz Essa Barshim, con la misura di 2,37 m. I due atleti, dopo aver effettuato sei tentativi senza errori fino alla misura di 2,37 m, hanno commesso tre errori alla misura successiva di 2,39 m. Conclusa la gara con una serie identica, il giudice ha dichiarato che avrebbero potuto proseguire la finale con il jump-off (uno spareggio ad oltranza) oppure concordare per una vittoria ex aequo (a pari merito). Su richiesta del qatarino, i due saltatori, legati anche da un rapporto di profonda amicizia, hanno accettato l’oro condiviso. 

I risultati successivi non si fanno attendere a lungo, Tamberi conquista la medaglia d’oro nel salto in alto ai campionati Europei a Monaco di Baviera, superando la misura di 2.30 al secondo tentativo. Percorso netto fino a quel punto (2.18, 2.23, 2.27) per il campione olimpico, che sulla pedana umida dell’Olympiastadion si mette alle spalle il tedesco Potye e l’ucraino Protsenko. si tratta già del secondo titolo conquistato agli Europei outdoor, dopo quello ottenuto ad Amsterdam nel 2016.

Tamberi, salto in alto e MAT

Nella storia dell’atletica si è passati dal salto frontale, alla forbice semplice e doppia, all’Horine, al ventrale ed infine si è approdati al fosbury, ritenuta tutt’oggi la tecnica più vantaggiosa sotto l’aspetto tecnico e biomeccanico, oltre a favorire un più rapido e naturale apprendimento.

Il salto in alto si divide in 4 fasi: Rincorsa, Stacco, Valicamento, Atterraggio.

Nelle gare di salto in alto l’atleta ha un minuto per iniziare il salto dal momento in cui viene chiamato; il salto è ritenuto valido dietro la convalida del giudice, anche se successivamente a questa l’asta dovesse cadere. A parità di misura, vince l’atleta che l’ha eseguita in minori tentativi (nelle 3 prove a disposizione per ogni salto). In caso di parità, vince l’atleta che ha commesso meno errori durante tutta la competizione ed eventualmente si va allo spareggio alla misura successiva. 

Negli anni passati abbiamo avuto la sorpresa ed il piacere di vedere Tamberi allenarsi all’Arena Civica di Milano in alcune ripetute di velocità. 

Nell’allenamento atletico, la pratica del salto in alto assume un’importanza rilevante per diverse ragioni. Si tratta di una disciplina molto tecnica che si consiglia di insegnare ai bambini sin dalla prima età scolastica, sia per il suo valore polivalente che per l’aspetto ludico che non va mai trascurato e che facilita l’insegnamento di qualsiasi attività sportiva. Il salto in alto è una delle dieci discipline praticate nel decathlon e richiede doti tecniche superlative, dalla velocità al coordinamento, fino al controllo della fase di caduta. Infine, abituare i bambini a saltare e cadere nel modo corretto su un materasso è una pratica che rafforza la loro sicurezza e autostima, sia fisica che mentale. 

MAT è sempre all’avanguardia nell’utilizzo di questi mezzi di allenamento che aiutano a sviluppare le esperienze motorie più evolute nei bambini sin dalla fase dell’infanzia. 

Per informazione sui nostri corsi di atletica e le altre attività visita il nostro sito www.matmilano.it o scrivici a [email protected].

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Alessandro Levi,

23 agosto 2023.

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