I Giochi Olimpici del 2024, ospitati nella capitale francese di Parigi, si sono chiusi con un bilancio lusinghiero: 40 medaglie come a Tokyo 2021 ma con due medaglie d’oro conquistate in più rispetto alla olimpiade nipponica.
Il brillante risultato raggiunto negli ultimi Giochi Olimpici va ben oltre il medagliere considerando che la nostra nazionale ha collezionato purtroppo ben 25 quarti posti, superiore ai 20 degli Stati Uniti e ai 19 dei francesi, ed anche poco meno di una ventina di quinti posti.
L’Italia è infatti arrivata nona nel medagliere, ma ha raggiunto il quarto posto nell‘indice olimpico, dietro a Stati Uniti, Cina e Germania, un indicatore che esprime la competitività sportiva di un Paese nel quadriennio olimpico.
I risultati conseguiti sono ancora più meritevoli in virtù dell’atavica carenza di infrastrutture nel nostro Paese, rispetto alla concorrenza.
Ci sono alcune discipline sportive che non deludono mai ai Giochi Olimpici e che sono sempre fucine di medaglie. Parliamo del nuoto, della scherma, del ciclismo, del canottaggio e canoa e del tiro a segno che sono state nelle aspettative, ma avrebbero anche potuto con un po’ più di fortuna arricchire il già soddisfacente bottino.
Nel nuoto abbiamo vinto due medaglie d’oro in distanze nelle quali raramente siamo stati competitivi (in altre sessioni dei Giochi Olimpici) come i 100 dorso e rana oltre alla conferma di un mostro sacro come Paltrinieri che ha conseguito due medaglie – una di bronzo e una d’argento – nella terza olimpiade consecutiva, l’unico azzurro nelle discipline natatorie.
Fatta questa premessa ci concentreremo di seguito nell’analisi delle piacevoli sorprese azzurre dei Giochi Olimpici 2024.
E’ una vittoria sfuggita alla squadra maschile, in alcune occasioni anche per un soffio (Atlanta 1996), nella storia olimpica di questa disciplina sportiva.
Sorprende anche l’autorità con la quale è stata conseguita perdendo solo un set nella partita inaugurale dei Giochi Olimpici.
Una vittoria straordinaria e forse irripetibile nella devastante dimensione di questa cavalcata trionfale.
I risultati ottenuti in questi Giochi Olimpici, un oro nel doppio femminile ed un bronzo nel singolare maschile, non ci hanno fatto rimpiangere l’improvvisa assenza di Sinner il quale ha dato forfait per problemi di salute.
Musetti nel torneo maschile ha battuto tennisti eccellenti, di cui ben tre nei primi 15 al mondo, prima di soccombere in semifinale all’immenso Djokovic, un mito che ha poi vinto la medaglia d’oro l’unico trofeo che ancora gli mancava nel suo impareggiabile palmarès.
Stupenda anche la medaglia d’oro conquistata nel doppio femminile dalla coppia Paolini ed Errani, la prima finalista quest’anno al Roland Garros e a Wimbledon, entrambe già vincitrici a giugno nello Slam francese.
Trionfo anche per la ginnastica femminile che ha conquistato le prime medaglie olimpiche individuali nella trave – un oro ed un bronzo – e un argento nel concorso a squadre.
Al di là delle condizioni fisiche non ottimali, si sapeva che Tamberi, il nostro portabandiera, difficilmente avrebbe potuto ripetere le gesta di Tokyo in questi Giochi Olimpici.
Niente da dire ai nostri velocisti. Marcel Jacobs – quinto – ha chiuso con il suo miglior tempo dell’anno (9”85) arrivando a soli 4 centesimi dalla medaglia di bronzo. Con la sua brillante prestazione, Jacobs ha ripetuto la presenza di un italiano nella finale dei 100 m olimpica, un’impresa non indifferente ed impensabile fino ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro (2016).
Staffetta 4×100 giù dal podio di un soffio, ma con gli Stati Uniti squalificati.
Bravissimi i due giovani saltatori in lungo e triplo – Furlani e Diaz – che hanno conseguito due medaglie di bronzo con misure di rilievo.
Dopo la delusione del getto del peso dove abbiamo perso una medaglia sicura, soprattutto a causa della pedana bagnata, la spedizione dell’atletica leggera è stata nobilitata dall’impresa di Nadia Battocletti.
L’atleta veneta, già due volte campionessa europea sui 5.000 e 10.000 metri, in questi Giochi Olimpici ha ottenuto un quarto posto nella competizione più corta. Mentre il risultato migliore è la medaglia d’argento sulla doppia distanza con una gara superlativa, realizzando anche il nuovo record italiano nelle due distanze.
Le medaglie conseguite dalla squadra femminile in questi Giochi Olimpici hanno impreziosito la partecipazione della rappresentativa azzurra.
La crescita sportiva del settore sportivo femminile è stata negli ultimi anni molto confortante in quanto non più limitata ad alcune discipline sportive, come il nuoto.
La Pellegrini, la Vezzali e la Cagnotto hanno fatto sicuramente da faro e traino per i successi di altre ragazze in diversi altri sport negli anni successivi.
Milan Athletic Team ha anch’essa quest’anno conseguito una medaglia nella preparazione fisica di una giovane ragazza, vice campionessa europea di vela nella sua categoria.
L’impegno di MAT nella promozione dell’attività giovanile è sempre in prima linea ed in particolare nell’avvicinamento delle giovani ragazze a questa disciplina unica nella sua completezza.
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Federico Schmid,
23/08/2024
“Non si smette di fare sport perché si diventa vecchi, ma si diventa vecchi perché si smette di fare sport”